Il settore delle aziende agroalimentari in Italia non conosce freni, nonostante nell’ultimo anno e mezzo la pandemia abbia mostrato tutte le fragilità della società odierna e dell’economia mondiale. Il vero boom del settore agroalimentare nel nostro Paese, grazie anche allo sviluppo dello Smart Agrifood, è avvenuto tra il 2017 e il 2018 e ha continuato a crescere negli anni a seguire, fino a rappresentare circa il 5% del mercato globale. La filiera agroalimentare italiana, infatti, si posiziona tra i Paesi protagonisti, ad oggi anche in termini di soluzioni e innovazioni digitali, anche in relazione alla tracciabilità alimentare e alla normativa ad essa collegata.
Covid-19 e la filiera agroalimentare italiana
> La progettazione di sistemi digitali risponde alle esigenze dettate dal mercato delle aziende agroalimentari italiane, ma anche alla crisi sanitaria e all’emergenza climatica in corso. Il mercato dell’Agricoltura 4.0 ha comunque risentito della pandemia: nonostante il mercato della filiera agroalimentare italiana viaggi a un tasso di crescita su base annua del 22% e i beni alimentari siano quelli di cui tutti avevano bisogno anche in tempo di lockdown, il comparto ha dovuto fronteggiare la diminuzione della disponibilità della manodopera, l’aumento della pressione sulla logistica e sulla distribuzione, il drastico calo della richiesta da parte del canale Ho.Re.Ca. (hotel-restaurant-cafè) e della fiducia dei consumatori. Secondo l’Osservatorio Smart Agrifood 2021, le aziende agroalimentari hanno inevitabilmente affrontato un rallentamento, ma hanno reagito alla pandemia con dinamismo dando una vera e propria svolta al mercato, soprattutto nel campo dell’innovazione agroalimentare attraverso la progettazione di sistemi digitali all’avanguardia.
Il mercato dello Smart Agrifood
Il mercato dell’Agricoltura 4.0 nel 2020 ha raggiunto un valore di 540 milioni, registrando +20% rispetto all’anno precedente. La rivoluzione digitale nel settore Smart Agrifood permette di fare un ulteriore passo in avanti nella crescita. È solo agli albori ma tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, l’Internet of Things (IoT) e la blockchain stanno decisamente accelerando il processo di innovazione digitale, portando efficienza, competitività e sostenibilità in tutte le fasi della filiera agroalimentare italiana.
La spesa è trainata principalmente dall’agricoltura di precisione, ovvero quei mezzi a supporto delle attività in campo come i sistemi di monitoraggio e controllo delle attrezzature e i macchinari connessi. Altre soluzioni nel campo dello Smart Agrifood utilizzano sistemi di data analytics, software di elaborazione e IoT applicabili in tutte le fasi del settore agroalimentare, dalla coltivazione alla raccolta dei prodotti. L’Osservatorio Smart Agrifood evidenzia che il 60% delle aziende agroalimentari italiane ha adottato almeno una soluzione digitale, il 38% ne impiega due o più; d’altro canto però non oltre il 4% della superficie agricola a disposizione è coltivata sfruttando a pieno la potenzialità della progettazione di sistemi digitali ad hoc per il settore agroalimentare.
Soluzioni digitali per aziende agroalimentari
Per sbloccare il potenziale ancora inespresso è necessario che le aziende agroalimentari italiane lavorino non solo sull’interoperabilità ma anche sull’interconnessione delle soluzioni, sullo sviluppo e il potenziamento di competenze specifiche e sulla valorizzazione e condivisione dei dati raccolti. Nel prossimo futuro sarà necessario lavorare su piattaforme che siano in grado di sostenere lo scambio di dati tra le parti in causa al fine di rendere la tracciabilità un’opportunità concreta per creare una supply chain efficiente, per migliorare il coordinamento lungo la filiera e per ottimizzare il prodotto finale delle aziende agroalimentari. L’innovazione agroalimentare concentra gli investimenti su soluzioni e software gestionali che favoriscono il monitoraggio e la gestione da remoto di mezzi, attrezzature agricole, coltivazioni, sui macchinari connessi, ma anche su software per sistemi di supporto decisionale, che possano ottimizzare le scelte delle aziende agroalimentari in termini di produttività e sostenibilità. Questi strumenti per l’innovazione agroalimentare si basano principalmente su tecnologie di data analytics, blockchain per la tracciabilità alimentare, piattaforme e software di elaborazione e IoT, sistemi per la mobilità e la geolocalizzazione, veicoli connessi, cloud, AI e machine learning. Ad oggi l’impiego è prettamente legato alla mappatura e alla gestione da remoto dei terreni (41%), all’analisi dei fattori ambientali (33%), al controllo di macchine e attrezzature (23%) e al water management (19%).
Tra tutte queste soluzioni in via di sviluppo, nel settore agroalimentare italiano una di quelle che ha una vasta larga diffusione è la blockchain. Per la tracciabilità alimentare, attualmente, è lo strumento più utilizzato, ma sono sempre maggiori gli investimenti in sistemi IoT e Mobile e Advanced Analytics.