Dati recentemente pubblicati dall'Autorità generale per le statistiche (GAS) mostrano che il PIL reale è cresciuto del 2,2% nel 2018, dopo la contrazione dello 0,7% nel 2017. Il rimbalzo è stato trainato da una forte espansione delle esportazioni del + 7,6% (- 3,1% nel 2017), grazie all'aumento della produzione di petrolio.
Le importazioni sono cresciute più modestamente del + 2,6% (+ 0,4% nel 2017), cosicché le esportazioni nette hanno contribuito + 2,4 p al 2018 (-1,1% nel 2017). La domanda interna è stata debole lo scorso anno, con una diminuzione della spesa al consumo di + 1,8% (da + 3,2%), in parte dovuta all'introduzione dell'IVA del 5% all'inizio del 2018; la spesa pubblica è diminuita dell'1,8%, a causa delle misure di risanamento dei conti pubblici e degli investimenti in corso.
Per il 2019 prevediamo un altro cambiamento nella ripartizione della crescita del PIL. Quando l'OPEC e gli alleati hanno concordato nuovi tagli alla produzione di petrolio alla fine del 2018, che dureranno almeno fino alla metà del 2019, prevediamo che le esportazioni complessive si ridurranno quest'anno. D'altro canto, la domanda interna dovrebbe vedere una ripresa su ampia scala, grazie a un budget espansivo record per il 2019, con una spesa da incrementare del + 7,3% rispetto al 2018, riflettendo una priorità di crescita rispetto alla riduzione del disavanzo.Complessivamente, prevediamo una crescita del Pil dell’1,7% nel 2019.