il recupero dei distretti industriali italiani

Prosegue il recupero dei distretti industriali italiani

19 Novembre 2021

Le oltre 200mila aziende distrettuali con circa 2 milioni di addetti realizzano più di 1/4 del Pil e oltre 1/3 delle esportazioni nazionali grazie a innovazione e legami di filiera. Nel primo semestre 2021 l'export dei 141 distretti industriali italiani è volato del +27,6% a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando il periodo pre-Covid e contribuendo a sospingere il Pil 2021 oltre il 6% su base annua. Il Nord Est ha dimostrato di avere una marcia in più registrando, tra le migliori performance, le macchine per la ceramica e l’agricoltura, i ciclomotori, le mele del Trentino, i mobili imbottiti di Forlì.

Il settore dei mobili fa leva su qualità e design

Forlì, in particolare, ha iniziato il 2021 con un +61,5%, miglior distretto del settore legno-arredo che conta in Italia oltre 70mila imprese localizzate per il 50% nel Nord Est. La produzione complessiva si attesta a 39 miliardi di euro (ca. il 7/8% della produzione mondiale), di cui 15 miliardi destinati all’export, con un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro e oltre 300mila addetti. Il solo macrosistema arredamento vale 21 miliardi di euro, equiripartiti tra mercato nazionale e export. Da segnalare i distretti di Brianza, Udine e Cuneo che rappresentano l'eccellenza nel mondo della componentistica dove, malgrado la dura crisi, siamo ancora leader mondiali.

Dopo il forte calo del 2020 la produzione del settore è cresciuto di ca. il 20% nei primi nove mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quindi con una variazione superiore al ca. +15% del manifatturiero nel suo complesso. Bene le cucine, l’illuminazione e il contract, più riflessivi i mobili per uffici e negozi.

Nello stesso periodo anche l’export dei mobili, pur rappresentando poco meno del 2% dell’export nazionale (ma oltre il 3% nel solo Nord Est), ha registrato una crescita sostanziosa sia rispetto all’analogo periodo dello scorso anno che rispetto al dato nazionale (+26,3% contro +20,1%). A galoppare sono stati in primis i mercati extra Ue con una forte richiesta di componenti dal Regno Unito. La Cina rimane il primo Paese fornitore rappresentando, nel solo settore illuminazione, quasi la metà del totale importato dall’Italia.

Figure 1 – Export gains by sector (USD bn)

Il mercato italiano vive di alti e bassi (-0,7% la variazione tendenziale del commercio al dettaglio a settembre) ma cresce nella parte favorita dai sostegni fiscali, come la detrazione Irpef del 50 per cento per l'acquisto di arredi ed elettrodomestici, ora prorogata per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. Gli acquisti, però, devono riguardare l'arredamento di un immobile che è stato oggetto di ristrutturazione. Sempre sostenuta la concorrenza di prezzo della Gdo nei confronti dei piccoli dettaglianti che trovano riparo nella specializzazione e nei comparti di nicchia.

L’andamento di alcuni comparti

I mobili per ufficio, seppure in ripresa e con un forte attivo commerciale, sono ancora sotto i livelli del 2019 e diretti principalmente in Europa, con la Francia meta preferita. Stesse destinazioni principali per le sedie e sedili.

Figure 2 – Additional export gains in goods and services in 2021-2022 thanks to US stimulus, by region* (USD bn)
L’espansione dei mobili per cucina non conosce soste ed è anch’esso maggiormente orientato al mercato europeo. Dal punto di vista distributivo il comparto si avvale sempre più del canale e-commerce e della grande distribuzione a prezzi convenienti. L’analisi dei bilanci della banca dati EHI nel quadriennio 2017/2020 evidenzia un fatturato stabile nell’anno passato ma con un valore aggiunto in costante aumento negli ultimi quattro anni che sospinge il margine operativo grazie a un attento controllo dei costi. Da sottolineare che lo scorso anno non era ancora esploso il costo delle materie prime. Il capitale circolante risente positivamente del corretto ciclo incassi/pagamenti e di una migliorata rotazione del magazzino in quanto il comparto è tra quelli maggiormente favoriti dal bonus mobili e elettrodomestici.
Figure 2 – Additional export gains in goods and services in 2021-2022 thanks to US stimulus, by region* (USD bn)
I mobili per arredo domestico sono invece maggiormente diretti verso i mercati extra Ue, in particolare gli Stati Uniti. Interessanti gli spazi che si stanno aprendo in Cina, l’unico mercato con il quale abbiamo un disavanzo commerciale di settore. La nuova tendenza è quella dei mobili green, trasformabili e salvaspazio.
Figure 2 – Additional export gains in goods and services in 2021-2022 thanks to US stimulus, by region* (USD bn)
L’export di poltrone e divani è diretto soprattutto in Europa anche se sono in forte ascesa Stati Uniti e Cina. Le elevate importazioni dalla Romania riflettono le delocalizzazioni effettuate da alcune aziende italiane. Il già citato distretto di Forlì, insieme ai distretti della Murgia e di Quarrata (Pistoia), è una delle aree italiane a più alta specializzazione nel mobile imbottito di fascia medio-alta. È un settore labour intensive che utilizza pellami, stoffe o microfibre di alta qualità. Divani, poltrone e letti si comprano con frequenza sempre maggiore online grazie anche ai più favorevoli tempi di consegna.
Figure 2 – Additional export gains in goods and services in 2021-2022 thanks to US stimulus, by region* (USD bn)
L’export di componenti è in aumento soprattutto nel Regno Unito, primo da anni per parti e accessori per mobili ed esterno. La scarsità di uno degli elementi fondamentali nella fabbricazione dei pannelli in legno, l’urea, sta però portando a forti aumenti di prezzo.
Figure 2 – Additional export gains in goods and services in 2021-2022 thanks to US stimulus, by region* (USD bn)

Previsioni

Le imprese sono condizionate dall’incertezza del contesto pandemico e da vari fattori, come carenza delle materie prime, prezzi fuori controllo e aumento vertiginoso delle spese di trasporto; tutti fattori che incidono sui prezzi di vendita finali e stendono qualche velo di incertezza sulla crescita a medio termine. In particolare eventuali lockdown potrebbero ridurre l’accesso ad alcuni mercati.

Dopo il blocco amministrativo dei Tribunali nel 2020 le procedure concorsuali sono in ripresa e determinate in buona parte da situazioni di sovraindebitamento. I provvedimenti a sostegno delle imprese adottati dal Governo hanno dato una mano anche nella delicata gestione dei pagamenti.

I segmenti a maggior crescita sono quelli che puntano su innovazione e sostenibilità, tra questi il contract (che si avvale anche della ripresa del settore turistico), gli arredi da giardino, i componibili e, in genere, i settori favoriti dalle agevolazioni fiscali come l’arredobagno. Tra i canali distributivi sono in crescita l’outlet e l’e-commerce e, tra gli stili, si sta facendo largo la tendenza minimal.