Nei primi sei mesi dell’anno, l’incremento tendenziale dell’export nazionale ha interessato tutte le regioni italiane a eccezione della Liguria (-7,1%), ed è stato più marcato per Sardegna (+53,1%), Molise (+36,3%), Calabria (+34,6%) e Toscana (+32,5%). Date le dimensioni della propria economia la performance positiva della Lombardia (+22,6%) ha contribuito per 6,1 punti percentuali alla crescita su base annua dell’export nazionale riportando la regione sopra i livelli pre-crisi. Ciò è tanto più importante se si pensa che, secondo i dati di Assolombarda, nel 2020 in Lombardia sono stati persi 77.000 posti di lavoro, più dei 60.000 della crisi del 2009, e ben 13,5 mld di euro di export sugli oltre 100 normalmente registrati su base annua (1/4 del totale italiano). Ridimensionamento che continua in alcuni settori per la carenza di componenti.
L'economia della Lombardia è però caratterizzata dalle dimensioni e dalla grande varietà di settori in cui è sviluppata, per cui maggiori sono le chance di recupero e l’impatto sui conti nazionali mano a mano che la pandemia torna sotto controllo. Si va dai settori tradizionali all'industria, pesante e leggera, con il terziario che rappresenta una formidabile area di sviluppo. Nella moda e nel design, il valore aggiunto deriva dalla combinazione di creatività e innovazione. La Lombardia è anche la prima regione agricola d'Italia e tra le prime in Europa in quanto, ad esempio, produce il 37% del latte italiano e il 42% del riso italiano. Nei primi sei mesi del 2021 ha fornito i contributi più marcati alla crescita su base annua dell’export nazionale grazie ai flussi diretti verso Germania (+24,9% dopo il -10,2% del 2020, primo mercato di sbocco dell'export lombardo, soprattutto grazie a meccanica e agroalimentare), Francia: (+26,7% con Bergamo sugli scudi) e Spagna (+37,2%). Solo la Toscana (+68,5% verso gli Stati Uniti e 31,6% verso la Svizzera) e l’Emilia-Romagna (+26,3% verso la Germania, +29,9% verso la Francia e +33,0% verso gli Stati Uniti) reggono parzialmente il confronto.
L’EXPORT LOMBARDO E’ MOLTO VARIEGATO
Qui di seguito diamo una non consueta chiave di lettura, in quanto elenchiamo l’export dei settori lombardi con maggiore peso sul totale nazionale di settore e maggior incremento nei primi sei mesi.