Il PIL sudafricano nel 2018 è cresciuto solo dello 0,8% (1,4% nel 2017), ma il Presidente Ramaphosa ha annunciato sforzi significativi per portare avanti delle riforme a favore della crescita. L'economia sudafricana ha però subito un calo del 3,2% nel corso del primo trimestre del 2019 rispetto ai precedenti tre mesi in quanto fortemente colpita dalla crescente carenza di energia elettrica.
Il dato osservato nel primo trimestre è stato il peggiore dalla recessione globale di dieci anni fa e prefigura una stagnazione nel corso del 2019. D’altra parte la crescita annuale del Pil reale sudafricano è stata in media dell'1,5% nell'ultimo decennio, contro una media mondiale del 3,4%. Il saldo di bilancio sta per raggiungere il -5,5% del PIL assieme a un debito pubblico in forte crescita e avviato verso il 62,5% del PIL.I vincoli di tesoreria nelle aziende di Stato implicano anche la necessità di nuovi fondi che potrebbero avere un impatto sulla competitività delle imprese di Stato. In prospettiva, il problema del debito pubblico nelle aziende di Stato dovrebbe continuare a scoraggiare gli investimenti che hanno subito una contrazione negli ultimi cinque trimestri.
Anche il dato dei consumi è ancora debole, dato che il primo trimestre del 2019 ha segnato la prima contrazione dal primo trimestre del 2016 (-0,2% la variazione trimestrale) assieme al declino delle immatricolazioni a maggio (-5,7% la variazione tendenziale annua). L'economia sudafricana resta, tuttavia, tra le maggiori economie del continente nonché la più industrializzata, e contribuisce per il 25% alla composizione del PIL africano.
I rapporti commerciali con l’Italia vedono un attivo commerciale del nostro Paese grazie soprattutto all’export italiano di prodotti della raffinazione del petrolio (in calo) e di oggetti di gioielleria. L’Italia importa soprattutto metalli preziosi (oro), ferro e acciaio.