· La domanda globale nel trasporto aereo non tornerà al livello pre-Covid-19 prima del 2023. Il crollo senza precedenti dei viaggi internazionali renderà il 2020 un anno terribile per l'industria del trasporto aereo: Ci aspettiamo che i ricavi aggregati delle compagnie aeree crollino di 310 miliardi di dollari a 525 miliardi di dollari e che la redditività diventi negativa con una perdita operativa di 60 miliardi di dollari. Anche se le misure di contenimento sono state gradualmente eliminate e le frontiere stanno iniziando a riaprirsi, il nostro scenario centrale prevede un'uscita progressiva per altri sei mesi, che porterà a una ripresa a forma di U nel 2021. Di conseguenza, la domanda nel trasporto aereo globale dovrebbe diminuire del -37% (tendenziale del quarto trimestre) nel 2020, prima di rimbalzare del +39% e del +10% rispettivamente nel 2021 e nel 2022.
· Fino al 30% della forza lavoro del settore è a rischio licenziamento. Le compagnie aeree non hanno avuto altra scelta se non quella di adottare misure urgenti per contenere i flussi di cassa in uscita nel breve periodo, tra cui aerei a terra, permessi temporanei e rimborsi posticipati per i voli cancellati. Nonostante questi passi, oltre al massiccio sostegno statale per 125 miliardi di dollari, ulteriori misure di ristrutturazione nella seconda metà del 2020 sono inevitabili. Negli Stati Uniti, ad esempio, dopo il 1° ottobre si registreranno profondi tagli di posti di lavoro, dato che il salvataggio federale dell'industria aerea copre circa due terzi dei costi complessivi del lavoro fino a settembre. Fino a un terzo dei posti di lavoro del settore - circa 750.000 tra piloti, assistenti di volo, addetti ai bagagli, meccanici e altri - potrebbero scomparire.
· L'eredità dell'epidemia rischia di rimodellare l'offerta. La crisi di Covid-19 è un duro colpo per le compagnie aeree private a basso costo, che dipendono dai voli completi. Il rispetto delle distanze sociali rischia di colpire la redditività. Ci aspettiamo anche una nuova ondata di consolidamento del settore. Nonostante il sostegno finanziario sostenuto da molti governi, gli attori già malconci del trasporto aereo, soprattutto quelli ad alto indebitamento come quelli cinesi, rischiano di soffrirne. Di conseguenza, ci aspettiamo un maggior numero di fallimenti tra i vettori aerei nei prossimi due anni, dopo i recenti fallimenti delle compagnie aeree Virgin Australia, Avianca e Latam.