Secondo la stima flash del PIL del primo trimestre 2019, l'Eurozona è cresciuta più del previsto a +0,4% rispetto al trimestre precedente, con un'accelerazione dal +0,2% del quarto trimestre 2018, in parte attribuibile alla costituzione di scorte superiori al previsto.
Mentre la domanda estera dovrebbe essere rimasta debole nel primo trimestre, la domanda interna, e in particolare la spesa dei consumatori, dovrebbe aver subito un'accelerazione, come indicato dai dati sulle vendite al dettaglio in gennaio e febbraio.
Per il futuro, ci aspettiamo che l'Eurozona si comporterà complessivamente meglio grazie a (i) una crescita dei salari reali resiliente, (ii) un impulso fiscale positivo, (iii) una politica monetaria ancora molto accomodante, (iv) una maggiore domanda da parte della Cina nel secondo semestre in quanto gli stimoli programmati cominciano a dare i suoi frutti e (v) una maggiore fiducia economica in quanto i rischi chiave (escalation della controversia commerciale tra Stati Uniti e Cina, tariffe sulle importazioni di automobili statunitensi e un Brexit non impegnativo) non si concretizzano.
Un potenziale aumento delle scorte nel primo trimestre, tuttavia, comporta il rischio di un aggiustamento negativo nei prossimi trimestri se la domanda risulta più debole delle aspettative delle aziende.