Realtà Virtuale e Realtà Aumentata sono termini entrati a far parte del linguaggio comune. Ma cosa significano in concreto? E quali sono gli ambiti di utilizzo per i quali oggi sembrano indispensabili queste tecnologie?
Gli esperti parlano di un ruolo chiave delle nuove applicazioni all’interno di quella che viene oggi definita come Industria 4.0, vale a dire una fabbrica intelligente che trova nell’automazione e nello sviluppo tecnologico l’ottimizzazione dei processi produttivi. Ma in che modo la realtà immersiva determinerà questa nuova rivoluzione industriale? Di certo lo sviluppo di software per Realtà Virtuale e Aumentata darà la possibilità di visualizzare in anticipo il prodotto finito. Questo permetterà un notevole risparmio economico e di tempo eliminando la realizzazione di prototipi per i test di collaudo. Inoltre, i modelli virtuali saranno visualizzati in ambienti sicuri, identici a quelli reali, ma senza la presenza di condizioni e macchinari pericolosi per l’ambiente stesso e soprattutto per il personale. Le proiezioni interattive, inoltre, saranno molto utili nel supporto alla manutenzione che, grazie all’utilizzo di visori per Realtà Aumentata e Virtuale, favoriranno l’intervento direttamente sulle macchine.
Realtà Virtuale e Aumentata, affinità e differenze
L’International Data Corporation (IDC), premier global provider nel mercato dell’intelligenza artificiale, ha stimato che entro la fine del 2019 saranno circa 8,9 milioni i dispositivi per Realtà Aumentata e Realtà Virtuale in circolazione. La cifra per il 2013 è invece stimata in 68,6 milioni di unità. Una crescita esponenziale, quindi, che vede già da oggi molte aziende interessate allo sviluppo della tecnologia immersiva per fini commerciali.
Ma di cosa si tratta in pratica?
Se la Realtà Virtuale è una vera e propria ricostruzione di un ambiente, generato al computer, all’interno del quale le informazioni vengono aggiunte o sottratte elettronicamente per far sì che i sensi vengano in qualche modo ingannati per dar loro la sensazione di trovarsi in un luogo completamente nuovo, la Realtà Aumentata è invece un vero e proprio arricchimento dei livelli di informazione, sovrapposte elettronicamente, attraverso vari contenuti multimediali. La sensazione sarà quindi quella di riuscire a cogliere cose che i cinque sensi da soli non potrebbero percepire.
Se nella finalità, quindi, le due tecnologie differiscono, è pur vero che entrambe partono dall’Intelligenza Artificiale per raggiungere il proprio scopo, quello di creare virtualmente immagini grazie all’utilizzo di dispositivi elettronici intelligenti.
L’esperienza immersiva in azienda
Una maggior efficienza nei processi, sostenuta dallo sviluppo della tecnologia immersiva, favorirà l’aumento della produttività aziendale. Con questo assunto le aziende si stanno muovendo per trovare il proprio spazio all’interno della nuova rivoluzione industriale. La digital transformation è già in atto in alcuni contesti dove Realtà Virtuale e Realtà Aumentata sono utilizzate per aumentare il coinvolgimento dei clienti. Ciò avviene attraverso uno storytelling immersivo, utile per far conoscere meglio le dinamiche aziendali, oppure attraverso tool che sfruttano la realtà immersiva per testare i prodotti. È questo il caso di alcune case di produzione automobilistica che permettono ai potenziali acquirenti di effettuare test-drive virtuali prima dell’acquisto delle vetture. Ma la realtà simulata può essere sfruttata anche per migliorare la formazione e il recruiting del personale. Un esempio è quello della riproduzione di contesti utili a far svolgere ai candidati un preciso compito come se si trovassero in attività su una vera e propria linea di fabbrica.
Ambiti di utilizzo della realtà immersiva
Tra i principali ambiti di utilizzo gli studi di architettura sono già molto avanti rispetto ad altri settori. La ricostruzione e riproduzione di ambienti virtuali consente agli utenti finali di visualizzare in tre dimensioni i progetti bidimensionali che i non addetti ai lavori fanno fatica ad immaginare. Ovviamente anche le varie aziende del sistema casa, mobilifici in testa, stanno introducendo all’interno dei propri punti vendita software per tecnologia immersiva in grado di mostrare ai propri clienti ambienti su misura per le proprie esigenze. Il settore delle vendite è infatti uno dei principali ambiti in cui queste nuove tecnologie stanno riscontrando un valido supporto all’acquisto. Perfino in campo medico la Realtà Virtuale sta prendendo sempre più piede e anche il mondo dell’arte e della cultura sta sfruttando i sistemi immersivi per la fruizione dei prodotti culturali. Ma è in ambito industriale che si attende il massimo sviluppo. La realizzazione virtuale dei prodotti, infatti, non solo garantisce un netto risparmio nella costruzione di prototipi, ma la tecnologia è di supporto anche nella risoluzione delle problematiche che possono sorgere nei processi produttivi. Si può ad esempio ridurre al minimo l’errore umano grazie alla formazione virtuale, che non avrà più necessità di spostamento e di compresenza di formatore e dipendente da formare. E si potranno supportare i tecnici nell’istallazione, assemblaggio e utilizzo di attrezzature rese più accessibili grazie anche ai manuali di utilizzo virtuali.
La risposta delle aziende
Cosa dovranno fare le aziende per non rimanere indietro? Di certo investire in tecnologia e formazione. D’altronde i dati e le stime parlano chiaro. Il 2019 vedrà circa 600.000 aziende realizzare programmi di Realtà Virtuale e Aumentata e nel 2020 saranno circa un miliardo gli utenti di tecnologie immersive in ambito business.
Se per lo sviluppo della Realtà Aumentata saranno necessari uno smartphone e un’app realizzata ad hoc, e quindi avrà dei costi contenuti, per la Realtà Virtuale la qualità della tecnologia farà la differenza e quindi anche i costi. Tutto sarà condizionato, quindi, dal tipo di esperienza che si vorrà proporre ai propri utenti.