Non solo i tessuti tecnologici per abbigliamento, ma tutta la filiera tessile e meccanotessile stanno vivendo un momento di grande cambiamento. E stanno chiedendo investimenti importanti per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni digitali e sostenibili per rispondere alla crescente competizione globale. Solo riuscendo a coniugare la tradizione, che ha fatto del settore tessile italiano un vero vanto del Made in Italy, con l’innovazione e il futuro digitale, e con l’utilizzo quindi di strumenti sempre più avanzati e sempre più green, il settore tessile sostenibile potrà affrontare le nuove sfide. Filo conduttore quindi di questo percorso di rinnovamento è il legame tra ricerca, creatività, nuove tecnologie e sostenibilità.
La moda italiana gode di una stima indiscussa a livello globale, i numeri del comparto tessile parlano chiaro: con 900 aziende che impiegano circa 42.000 addetti altamente specializzati e che fatturano 3 miliardi e mezzo di euro, il settore tessile italiano è al primo posto rispetto a quello di altre 189 nazioni (secondo una stima dell’International Trade Center). Un ruolo di leadership non soltanto in termini di qualità e performance di prodotti e processi produttivi, ma anche per l’attenzione crescente data dai protagonisti del settore al tema cruciale della sostenibilità.