- Alla fine di gennaio 2021 l’Export Forecast svizzera di Euler Hermes si attesta a 0.78 punti (come tre mesi fa dopo la revisione). L’indicatore fa dunque prevedere una significativa ripresa dell’export svizzero nel corso dell’anno.
- Dopo un temporaneo deterioramento della situazione economica all’inizio del 2021, Euler Hermes si aspetta una ripresa a partire dal secondo trimestre. Al momento si prevede che nel 2021 l’economia svizzera crescerà del 2.6% (2022: +3.2%).
- A fronte di una ripresa degli indicatori industriali delle materie prime e del traffico merci, la pandemia di COVID-19 continua a pesare molto sulla fiducia dei consumatori.
- Nel 2020 le esportazioni svizzere sono diminuite complessivamente del 7.1% con un risultato di 225.1 miliardi di franchi. Tuttavia nel commercio estero con la Cina è stato raggiunto un nuovo record.
Wallisellen, 24 febbraio 2021 – All’inizio del 2021 l’Export Forecast di Euler Hermes si attesta a 0.78 punti, confermando l’indicatore rivisto di tre mesi fa. L’indicatore si situa sopra la soglia dello zero − valore, questo, che indica l’andamento medio della crescita delle esportazioni svizzere sul lungo periodo − lasciando così prevedere una netta ripresa dell’export nel corso dell’anno. Questo sviluppo è sostenuto dall’effetto statistico del basso punto di partenza: dato il crollo dell’indicatore nella primavera del 2020, tassi elevati di variazione annuale non sorprendono.
Ripresa economica attesa dal secondo trimestre del 2021
Euler Hermes si aspetta che il volume del commercio mondiale cresca ancora del 5,8% nel 2021, dopo un calo del 10% nell'anno precedente. Il 2021 dovrebbe essere un anno di ripresa economica anche per la Svizzera. A breve termine, tuttavia, Euler Hermes prevede che in un primo momento assisteremo a un peggioramento della situazione a causa della seconda ondata della pandemia e delle relative misure di contenimento. «Non possiamo attenderci un risveglio dell’economia prima di Pasqua», spiega Katharina Utermöhl, economista di Euler Hermes. «Poi, i progressi sul fronte delle vaccinazioni e le temperature più calde dovrebbero permettere un graduale allentamento delle restrizioni. La vaccinazione dei gruppi a rischio a metà anno pone le basi per un forte boom dei consumi nel secondo semestre. E contemporaneamente il progressivo rilancio dell’economia mondiale dovrebbe favorire anche le esportazioni svizzere». Utermöhl non crede che sarà possibile tornare a una qualche normalità a livello economico prima del 2022. Ma anche allora i lavori di ricostruzione dell’economia saranno tutt’altro che completati: il tasso di disoccupazione rimarrà probabilmente alto e i casi di insolvenza continueranno anche nel 2022. Nel complesso Euler Hermes prevede che nel 2021 l’economia svizzera crescerà del 2.6% (2022: +3.2%).
La fiducia dei consumatori rimane bassa nonostante lo sviluppo positivo dell’industria
L’Asia e i mercati emergenti rappresentano al momento la maggiore fonte di speranza per l’industria svizzera. Questa prospettiva positiva gioca un ruolo importante nell’aumento dei prezzi delle materie prime, specialmente dei metalli industriali. Inoltre, da dicembre 2020 le tariffe di nolo per il trasporto di container via nave sono esplose a causa delle spedizioni accumulate nei porti asiatici per via della ripresa inaspettatamente rapida dell’economia mondiale. In più, dato il basso numero di passeggeri, circolano sempre più aerei cargo, il che rende il trasporto aereo più attrattivo per esportatori e importatori. Il volume del traffico aereo globale delle merci nel dicembre 2020 è tornato infatti al livello dell’anno precedente. In contrasto con lo sviluppo positivo di questi indicatori, la fiducia dei consumatori continua risentire pesantemente della pandemia, con un effetto negativo sull’Export Forecast. Se la ripresa dovesse richiedere più tempo, ci saranno probabilmente delle ripercussioni per il settore industriale, motivo per cui la pandemia rimane un fattore importante.
Nuovo record nel commercio estero con la Cina
Dopo un aumento del 9.2% (valore reale e al netto delle oscillazioni stagionali) nel terzo trimestre del 2020, nel quarto trimestre le esportazioni svizzere hanno vissuto una fase di stagnazione. Le importazioni sono diminuite dell’1.9%. Tuttavia, la seconda metà dell’anno nel complesso è stata sensibilmente più positiva della prima. In totale nel 2020 le esportazioni sono diminuite del 7.1% a 225.1 miliardi di franchi e le importazioni dell’11.2% a 182.1 miliardi di franchi. «Degno di nota è il fatto che il commercio con la Cina abbia raggiunto un nuovo record in entrambe le direzioni. Nel 2020, nonostante la pandemia, l’export svizzero è riuscito ad aumentare il commercio con la Cina del 10% arrivando a 14.7 miliardi di franchi», commenta Stefan Ruf, CEO di Euler Hermes Svizzera. A parte questa eccezione, però, l’anno scorso la Svizzera ha esportato complessivamente meno merci nelle tre importanti regioni economiche Europa, America del Nord e Asia.
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